Nel 1981, il 6 giugno — giorno della nascita del primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi — il maestro Ikeda partecipò ad un corso estivo in Francia con cinquecento membri provenienti da diciotto paesi europei. Propose di chiamare quella data “giorno d’Europa”, nome successivamente trasformato in “giorno di maestro e discepolo per l’Europa” allo scopo di ricordarne ancora più chiaramente il significato:
prometterci a vicenda di tenere sempre vivo lo spirito originale che anima la nostra organizzazione e, su tale base, avanzare ulteriormente anno dopo anno e vincere.
Anche oggi ci sforziamo di raggiungere e superare un nuovo limite — quel nostro, personale “cento per cento” che non va quantificato o confrontato, dato che cambia da persona a persona e si declina diversamente nei vari momenti della vita. Così facendo, incontreremo sicuramente numerose difficoltà. Tuttavia, l’insegnamento del buddismo ci promette che la gioia che trarremo dal superarle sarà infinitamente maggiore del dolore o dello sconforto che stiamo provando ora.
Ne La Saggezza del Sutra del Loto, il maestro Ikeda illustra il concetto buddista di “fusione di realtà e saggezza” attraverso l’immagine dei Budda Shakyamuni e Molti Tesori seduti fianco a fianco nella Torre Preziosa. Molti Tesori, che è sempre presente nel luogo in cui viene esposto il Sutra del Loto, corrisponde alla “realtà”, la verità eterna che tutti possediamo il mondo di buddità.
Shakyamuni, invece, rappresentando la “saggezza” è l’individuo che fa apparire “qui e ora” tale verità eterna. «La Legge mistica si manifesta soltanto nella vita dell’uomo che si impegna attivamente in una grande lotta. Noi sperimentiamo la fusione di realtà e saggezza quando ci adoperiamo per la nostra missione con la convinzione che siamo Bodhisattva della terra, che siamo Budda» (SSDL, 1, 443). Questa parola — “convinzione” — è la chiave di tutto: il potere del Budda emerge dalla vita grazie alla nostra convinzione di possederlo.
In un recente editoriale, Sensei scrive inoltre: «Quando recitiamo e diffondiamo la Legge mistica con la ferma convinzione della nostra missione in quanto Bodhisattva della terra, possiamo trasformare anche le circostanze più scoraggianti nello “spettacolo” della nostra rivoluzione umana. Quali che siano le sfide o le difficoltà che ci troviamo ad affrontare, possiamo superarle proprio come fa un grande attore che riesce a interpretare magnificamente anche i ruoli più difficili» (NR, 705, 3). Ascoltando questo brano ho percepito il calore e la fiducia di una persona capace di leggere profondamente nel mio cuore. In quell’istante ho desiderato essere quella grande attrice capace di danzare sul palcoscenico della mia missione, interpretando “magnificamente” e con allegria il difficile ruolo che mi ero scelta, e capace di trasformare ogni scena o atto della vita in uno «spettacolo di vittoria» (cfr., ibidem). Pochi istanti dopo, ho potuto aprire con naturalezza un dialogo profondo che ha completamente ribaltato il mio stato vitale, permettendomi di sperimentare ancora una volta la perfezione e meravigliosa bellezza della vita.
Avanziamo insieme senza mai arrenderci!