È SUPERANDO LE PAURE CHE FACCIAMO EMERGERE IL CORAGGIO

  • Autore dell'articolo: Valerio Baci, vice responsabile nazionale giovani
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Partiamo da un assunto di base, tanto ovvio quanto importante: tutte e tutti, nessuno escluso, proviamo paura.

Chiaramente la paura si manifesta in infiniti modi diversi, ed assume una forma differente a seconda di chi, chiaramente, la vive.

Non essere all’altezza delle situazioni che ci circondano, la paura di non riuscire ad essere felici, perdere chi si ama, la paura della morte… il tratto comune di ogni paura è la sua essenza intangibile, difficile – se non impossibile – da misurare.

Il rapporto Headway – Mental Health Index 2.0 sulla salute mentale, presentato a giugno del 2023, ha evidenziato come gli anni della pandemia che abbiamo affrontato hanno contribuito alla creazione di un’atmosfera di instabilità e incertezza senza precedenti, segnando profondamente lo stato della salute mentale della popolazione in Italia e in Europa. Un punto focale, emerso dal rapporto, riguarda chi maggiormente risulta colpito: i giovani, ed in particolar modo gli adolescenti.
Ansia (28%), depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%) sono i problemi di salute mentale più comunemente riscontrati.

Tuttavia, tenendo in considerazione quanto detto all’inizio, rispondere alla domanda: “Di cosa abbiamo paura?”risulta difficile. Probabilmente, ciò che più ci spaventa, in generale, è ciò che non conosciamo.
Non sappiamo, ad esempio, cosa c’è dopo la morte. Per questo, magari, l’idea ci terrorizza. L’ignoranza è fonte di paura, e diventa fondamentale eliminarla.

Come possiamo, quindi, affrontare le nostre paure secondo la prospettiva buddista? Cosa possiamo imparare dal Buddismo per far si che dalla nostra vita emerga coraggio? Con consapevolezza, decisione e perseveranza.

CONSAPEVOLEZZA

Il Sutra del Loto rivela la natura fondamentale della Buddità presente in tutti gli esseri, senzienti ed insenzienti, ed al tempo stesso predice la possibilità per ognuno di manifestare questa natura illuminata nella propria vita, esattamente così come si è.

Nella prospettiva del Buddismo di Nichiren Daishonin, la recitazione di Nam-Myoho-Renge-Kyo ci permette di manifestare questa natura e di sviluppare una percezione diversa della realtà, per cui la paura rientra nei contorni di una condizione transitoria, una manifestazione temporanea della nostra vita che può illuminarsi!

DECISIONE

Occorre ricercare sempre la causa del problema, delle paure, dentro di sé: in questo modo possiamo affrontare il problema assumendocene la responsabilità. Si tratta di una continua lotta tra la nostra natura illuminata – la Buddità – e quella oscurata, l’oscurità fondamentale, ma nel Buddismo il concetto di vittoria è strettamente legato a questa lotta che avviene istante dopo istante nel nostro cuore: vincere vuol dire far emergere la natura illuminata nella nostra vita e consolidare costantemente questa tendenza.

PERSEVERANZA

In uno scritto di Nichiren Daishonin leggiamo:

La potente spada del Sutra del Loto deve essere brandita da un coraggioso nella fede. Allora egli sarà come un demone armato di una mazza di ferro.

Risposta a Kyo’o,  Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

In questo testo con la parola “codardo” si intende l’espressione giapponese che in italiano può essere tradotta letteralmente con “non assiduo”, o come “colui che non vuole avanzare”. L’espressione «coraggioso nella fede» ha, invece, il senso di «valoroso nella fede».

E’ facile rimanere preda della paura, ma proprio per questo è così importante continuare ad avanzare senza fermarsi, senza mai retrocedere, vincendo per noi e per gli altri!