Sconfiggendo la paura di fallire
Mi chiamo Nicola, ho 27 anni e vengo da Gaeta (LT). Nel 2011 mi sono iscritto ad Ingegneria Energetica frequentando da subito le lezioni con arroganza, convinto di avere già la laurea in tasca.
Mi chiamo Nicola, ho 27 anni e vengo da Gaeta (LT). Nel 2011 mi sono iscritto ad Ingegneria Energetica frequentando da subito le lezioni con arroganza, convinto di avere già la laurea in tasca.
Settembre è il mese in cui possiamo dar vita ad una nuova, meravigliosa ripartenza! Stiamo vivendo giorni turbolenti, caratterizzati da una forte incertezza che influenza tanti aspetti della nostra vita quotidiana,…
Tra pochi giorni celebreremo l'anniversario del primo incontro di Sensei con il suo maestro Josei Toda, avvenuto il 14 agosto 1947. All'epoca il nostro maestro aveva diciannove anni, un'età simile…
È un momento di ripartenze, ma è anche un momento in cui avere il giusto senso di responsabilità e cura verso sé stessi e gli altri. Sono stati mesi difficili.…
Io non sono una terra né qualcosa che sta con la terra sono il compagno, quello che sta con la gente, tutti immortali e insondabili come me loro non sanno quanto sono immortali, io lo so.
Sono Alice, ho 23 anni, vengo da Grosseto e studio a Firenze. A maggio 2018, dopo essermi lasciata col mio ragazzo, avevo attacchi d’ansia per lo studio.
Nonostante siano passati dieci anni, ho vivido il ricordo della mia maturità. Ho trascorso gli anni della mia adolescenza praticando il Buddismo di Nichiren Daishonin.
Grazie alla rivista online ilvolocontinuo.it veniamo quotidianamente incoraggiati dalle parole del Presidente Ikeda, esperienze e articoli di esperti in ambito della Pace. Vorrei approfittare di questa occasione per fare un…
Prima di praticare il Buddismo, provavo sempre pesantezza nel fare le cose, mi sentivo obbligato e oppresso. Niente per me aveva senso e la vita stessa perdeva di significato man mano che le aspettative esterne aumentavano.
"Nulla di tutto quanto esiste al mondo manchi d'un significato" così scrive Oscar Wilde in De profundis. Questo libro è una lunga lettera che egli scrisse in carcere, al termine della sua reclusione. Fu incarcerato nel 1895 e fu condannato a due anni di lavori forzati per "atti osceni".
Mentre questa pandemia semina paura, caos e ansia ci troviamo dinanzi ad un'occasione unica per creare nuove visioni e nuove opportunità che ci permettano di costruire un mondo più empatico, più giusto, meno timoroso, meno inquinato e più in armonia con la natura, piuttosto che in disarmonia.
La sfiducia verso il futuro e le mie capacità sono state una costante durante gli anni universitari, tanto da portarmi ad un periodo di blocco totale non solo nello studio, ma nella mia vita. Grazie all’attività studenti ...