È già iniziata una primavera di vittoria 

  • Autore dell'articolo: A cura di Lorenzo Console, Responsabile del gruppo Futuro
Eppure, c'è qualcosa, c'è qualcosa ancora dentro di me. Qualcosa che sboccia sempre tutti i giorni, in tutti noi. Quel qualcosa, quella forza di cui parla Ikeda, è sempre lì, porta il nome di Nam Myoho Renghe Kyo
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È già iniziata una primavera di vittoria 

Aprile è qui, e anche questo freddo inverno si è trasformato in una calorosa primavera.  
Il momento in cui il sole si fa spazio tra le nuvole, la temperatura sale e noi cominciamo a cambiare giubbotto, o a toglierlo direttamente. 
Come avevo fatto anch’io, dopo tanti mesi di freddo, quando sono andato a camminare nel parco vicino casa mia. Ho visto tanta gente finalmente tornare a uscire, e tante margherite che fino a qualche giorno prima non c’erano. Mi sono chiesto quando fossero sbocciate: le margherite, non le persone – o forse entrambe? 

Daisaku Ikeda negli incoraggiamenti delle quattro stagioni del 6 Febbraio 2022 ci incoraggia così: “Anche se ora state affrontando un inverno di difficoltà, non rinchiudetevi mai nel vostro cuore. La forza per lottare, la forza per non lasciarsi mai sconfiggere nasce dal coraggio di compiere anche un solo passo avanti attraverso il gelido vento del nord. Nel cuore di coloro che mantengono questo spirito è già iniziata una primavera di vittoria.” 
 
Come i fiori sbocciano anche noi stiamo facendo lo stesso. Avremmo mai immaginato di trovarci in queste condizioni? Io sono impaurito, sconfortato, stanco e pieno di dubbi a causa di questo periodo così intenso.  

Eppure, c’è qualcosa, c’è qualcosa ancora dentro di me. Qualcosa che sboccia sempre tutti i giorni, in tutti noi. Quel qualcosa, quella forza di cui parla Ikeda, è sempre lì, porta il nome di Nam Myoho Renghe Kyo – e il 28 aprile 1253 è stata proclamata da Nichiren Daishonin.  

Ma perché proprio quel giorno?  

Nonostante l’accesso a quella saggezza fosse difficile da comprendere e difficile da varcare, – come leggiamo durante Gongyo a inizio del capitolo Hoben – il Daishonin aveva capito che il momento per far sbocciare il fiore dell’illuminazione per tutta l’umanità era giunto: l’ultimo giorno della Legge. 

«Chi desidera studiare il Buddismo deve prima di tutto imparare a conoscere il tempo», dice Nichiren nel Gosho “La scelta del tempo”. E Ikeda parla di come “quel tempo” fosse stato l’occasione per far risvegliare nelle persone il desiderio concreto di essere felici e trasformare il karma del paese, dell’epoca e di tutta l’umanità.  

Non era un periodo semplice, ma era il momento cruciale. Per questo Nichiren ha scelto quel giorno per dare inizio alla sua grande battaglia per salvare l’umanità.  

In questo mese commemoriamo anche la scomparsa del secondo presidente Josei Toda, il 2 aprile 1958, un anno dopo la sua dichiarazione contro le armi nucleari.  

Nella storia della Soka Gakkai le difficoltà ci sono sempre state ma il legame maestro e discepolo e il voto che ognuno di noi può fare dentro di sé contribuisce a realizzare i nostri sogni e a trasformare il nostro ambiente. Non sappiamo quando avverrà, vorremmo immediatamente, ma la pazienza è una delle virtù del Budda. Imparare a conoscere il tempo significa riconoscere nel nostro cuore che ogni momento è una forte causa di rivoluzione. Anche se non stiamo vedendo gli effetti, questi ci sono sempre e in maniera costante, forse nascosti ai nostri occhi, ma Nam Myoho Renghe Kyo ci rende perfettamente dotati di sentirli nel cuore – ed è così che sboccia la speranza dentro di noi. E questo ci permette di capire anche il cuore degli altri attraverso il dialogo. Il coraggio diviene LA chiave per aprire la pesante porta della vita.  
 
Quindi affrontiamo questo aprile con il coraggio che hanno i fiori nello sbocciare nel momento propizio, ogni primavera superando qualsiasi inverno. Per quanto freddo possa fare fuori noi manifestiamoci sempre nella pienezza di ciò che siamo.